Soluzione seconda prova 21/06/2018 di elettronica ed elettrotecnica, articolazione elettronica
Traccia
Soluzione:
Schema a blocchi
Diagramma di flusso (Flow Chart)
Programma di gestione dell'algoritmo
#define puls start 1 //pulsante start al pin digitale 1
#define avv ottico 2 //rele avvisatore ottico al pin2
#define avv acustico 3 //rele avvisatore acustico al pin3
#define pompa 4 //rele pompa al pin 4
#define elettrovalvola //al pin 5
#define sens estensimetro //al pin 6
#define sens A0
#define sens A1
#define sens A2
#define sens A3
#define sens A4
//Funzioni dei vari cicli
void start();
//Variabili globali
int sensorValue = 0;
int reading = 0;
int sensorPin = A0;
int sensorPin = A1;
int sensorPin = A2;
int sensorPin = A3;
int sensorPin = A4;
//inizio ciclo
void setup() {
pinMode(puls start, INPUT); //
pinMode(avv ottico, OUTPUT); //
pinMode(avv acustico, OUTPUT); //
pinMode(pompa, OUTPUT); //
pinMode(elettrovalvola, OUTPUT); //
pinMode(sens estensimetro, INPUT); //
pinMode(sens A0, INPUT);
pinMode(sens A1, INPUT);
pinMode(sens A2, INPUT);
pinMode(sens A3, INPUT);
pinMode(sens A4, INPUT);
//2)
serial.println //scrivi sul monitor seriale i valori ricevuti
delay (60000); //ogni 60 secondi
}
//Funzioni
void start(){
{
if(digitalRead(puls start)==HIGH){ // se si preme il pulsante start
digitalWrite (avv ottico,HIGH); //accendi l'avvisatore ottico
digitalWrite (avv acustico,HIGH); //accendi l'avvisatore acustico
delay (1000); //aspetta un secondo
digitalWrite (avv ottico,LOW); //spegni l'avvisatore ottico
digitalWrite (avv acustico,LOW); //spegni l'avvisatore ottico
delay (1000); //aspetta un secondo
}
delay (120000); //ciclo void start per 2 minuti
}
digitalWrite (pompa, HIGH); attiva il pistone
digitalWrite (avv ottico,HIGH); //accendi l'avvisatore ottico
digitalWrite (avv acustico,HIGH); //accendi l'avvisatore acustico
delay (500); //aspetta mezzosecondo
digitalWrite (avv ottico,LOW); //spegni l'avvisatore ottico
digitalWrite (avv acustico,LOW); //spegni l'avvisatore ottico
delay (500); //aspetta mezzo secondo
digitalRead (sens estensimetro); //leggi il sensore estensimetrico
if (sens estensimetrico == valore prestabilito); //se il sensore rileva deformazione superiore al valore prestabilito:
{
digitalWrite (pompa, LOW);// DISATTIVA il pistone
digitalWrite (elettrovalvola, HIGH);// ATTIVA L'ELETTROVALVOLA e rilascia il fluido
}
if(analogRead(sens A0,A1,A3,A4) >1*100 > Sens A2)
{
//scrivi il valore e acquisisci i dati
serial.println (Valore);
//disattiva segnalazioni acustiche e visive
digitalWrite (avv ottico,LOW); //spegni l'avvisatore ottico
digitalWrite (avv acustico,LOW); //spegni l'avvisatore ottico
}
}
//fine ciclo prova conclusa
Seconda parte:
Inserire 2 quesiti tra quelli proposti nella seconda parte
Quesito 1:
In ambienti di grandi dimensioni il segnale può avere piccoli ritardi derivati dalla lunghezza del filo conduttore. Nel caso specifico è opportuno che il segnale viaggi su un conduttore isolato e schermato fino al dispositivo di condizionamento del segnale. Quest'ultimo deve trovarsi nelle immediate vicinanze del dispositivo di acquisizione (nel nostro caso Arduino mega) per evitare interferenze e perdite di segnale.
In ambienti di grandi dimensioni il segnale può avere piccoli ritardi derivati dalla lunghezza del filo conduttore. Nel caso specifico è opportuno che il segnale viaggi su un conduttore isolato e schermato fino al dispositivo di condizionamento del segnale. Quest'ultimo deve trovarsi nelle immediate vicinanze del dispositivo di acquisizione (nel nostro caso Arduino mega) per evitare interferenze e perdite di segnale.
Quesito 2:
La generazione dei segnali ottici e acustici di preallarme deve essere eseguita da apparecchiature da esterno, dobbiamo ricordare che l'acqua e la polvere possono causare gravi danni.
Per questo sarà necessario utilizzare i materiali adeguati come scatole di derivazione e portafrutti a tenuta stagna e attrezzi elettrici a doppio isolamento.
Nel nostro caso possiamo utilizzare:
-per i segnali ottici lampadine a LED ad alta efficienza luminosa
-per i segnali acustici una sirena da esterno
entrambi devono avere certificazione IP 68 e devono essere resistenti agli urti.
La generazione dei segnali ottici e acustici di preallarme deve essere eseguita da apparecchiature da esterno, dobbiamo ricordare che l'acqua e la polvere possono causare gravi danni.
Per questo sarà necessario utilizzare i materiali adeguati come scatole di derivazione e portafrutti a tenuta stagna e attrezzi elettrici a doppio isolamento.
Nel nostro caso possiamo utilizzare:
-per i segnali ottici lampadine a LED ad alta efficienza luminosa
-per i segnali acustici una sirena da esterno
entrambi devono avere certificazione IP 68 e devono essere resistenti agli urti.
Quesito 3:
Con l'acronimo RAEE si identificano i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici.
sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata all'abbandono.
Appartengono in questa categoria:
Le attività di trattamento prevedono varie fasi, indicativamente:
Con l'acronimo RAEE si identificano i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici.
sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata all'abbandono.
Appartengono in questa categoria:
- Grandi elettrodomestici;
- Piccoli elettrodomestici;
- Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni;
- Apparecchiature di consumo;
- Apparecchiature di illuminazione;
- Strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione delle macchine utensili industriali fisse di grandi dimensioni);
- Giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero;
- Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati ed infetti);
- Strumenti di monitoraggio e controllo;
- Distributori automatici.
Le attività di trattamento prevedono varie fasi, indicativamente:
- messa in sicurezza o bonifica, ovvero asportazione dei componenti pericolosi
- smontaggio dei sotto-assiemi e separazione preliminare dei materiali
- lavorazione meccanica per il recupero dei materiali.
Quesito 4:
Il Piano Operativo Sicurezza, definito anche con l’acronimo di POS, è un documento redatto dal Datore di Lavoro di un’impresa esecutrice, che contiene le informazioni specifiche di ogni cantiere in cui opera l’azienda, oltre che una valutazione dei rischi a cui sono sottoposti gli addetti.
Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente Decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
Il Piano Operativo Sicurezza, definito anche con l’acronimo di POS, è un documento redatto dal Datore di Lavoro di un’impresa esecutrice, che contiene le informazioni specifiche di ogni cantiere in cui opera l’azienda, oltre che una valutazione dei rischi a cui sono sottoposti gli addetti.
Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente Decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;